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REGOLAMENTO DEL CLUB PER L'UNESCO DI MESSINA

Regolamento di funzionamento del Club Per l'Unesco di Messina, che richiama nel rispetto degli articoli, il Regolamento di funzionamento del Consiglio Direttivo della FICLU

POSTO IN VOTAZIONE DURANTE L'ASSEMBLEA NAZIONALE FICLU DI ACIREALE L' 8 APRILE 2017 che a sua volta richiama integralmente gli articoli dello Statuto vigente (Roma, 27-28 novembre 2015) relativi al Consiglio Direttivo ed al Presidente, che ne costituiscono la cornice vincolante ed inderogabile.


Art. 1 - Ambito di applicazione


1. Il  presente  Regolamento, emanato  nel  rispetto  dello  Statuto della Federazione  Italiana  Club  e  Centri  UNESCO  (FICLU),  contiene  le  regole  di funzionamento del Consiglio Direttivo Nazionale (CDN)


Art. 2   - Responsabilità esterne del Consiglio Direttivo del Club per l'Unesco di Messina


1. Il CD del Club per l'Unesco di Messina,in tutte le sue componenti, oltre ai compiti indicati dallo Statuto, assume tutte le responsabilità organizzative e gestionali delle  assemblee,  commissioni, manifestazioni nazionali e internazionali della FICLU. 

2.  Il Presidente è delegato a compiere ogni atto, per conto del CD, per la più efficace ed efficiente organizzazione degli eventi esterni e del Club comprese eventuali iniziative di censura e riprovazione in caso per la di segnalazioni  di  comportamenti  non  confacenti  ai principi e finalità della FICLU dei Club e Centri. 

3.  Ogni iniziativa che faccia espresso riferimento alle responsabilità del CD del Club per L'Unesco di Messina per effetto dei compiti statutari e regolamentari, deve essere pianificata, programmata ed approvata dal CD del Club.

4. Nessun Consigliere e componente del C.D. del Club può riportare all’esterno del Consiglio ogni atto (valutazione, osservazione, eccezione, ecc…..) espresso in sede redigente, ossia quando la 

decisione è ancora in itinere, al fine di garantire  lo svolgimento del suo iter di formazione privo di qualsiasi turbativa; altresì, quando la decisione è stata già adottata, nessun Consigliere del C.D., può riportare all’esterno valutazioni contrarie alle decisioni del CD e non quanto da questi riportato nelle motivazioni dei verbali del C D.e comunque sempre successivamente alla pubblicazione della stessa decisione al fine di garantire una parità d’informazione a beneficio di tutti i Soci del Club. Diversamente, il componente del CD che incorrerà nelle anzidette violazioni in danno di tutti i Soci sarà sospeso dall’esercizio dell’attività di Consigliere del Club per l'Unesco di Messina per 6 mesi.

Tale esclusione temporanea  sarà annotata dal Segretario nel verbale della seduta nella quale vengono accertate e dichiarate le predette violazioni. 


Art. 3 - Modalità di convocazione


1.  Il  Consiglio  Direttivo  può  essere  convocato  tramite  fax  o  un  indirizzo  di  posta elettronica: è onere del Consigliere che opta per l’invio per posta elettronica, verificare il corretto funzionamento dell’indirizzo. 

2.  Laddove  la  data  del  Consiglio  Direttivo  sia  approvata  nel  corso del  Direttivo precedente, la convocazione è fatta ai soli fini di trasmettere la proposta di Ordine del Giorno, che dovrà pervenire: 

a. almeno 8 giorni prima di quello stabilito per la riunione;

b. almeno ventiquattro ore prima della riunione per i casi di motivata urgenza e per gli oggetti da trattarsi in aggiunta a quelli già iscritti all’Ordine del Giorno.

Art. 4 - Sessioni


1.  Il CD è convocato dal Presidente secondo quanto disposto dallo Statuto con il dovuto preavviso.

2.  Il Consiglio straordinario dovrà essere tenuto entro quindici giorni del ricevimento della richiesta. Trascorso il predetto termine senza che la convocazione abbia avuto luogo, con il medesimo Ordine del Giorno verrà convocato dal membro più anziano di età tra i presentatori.  

3.  Le  principali  decisioni  verranno  pubblicate  sul  sito  web  e tramite l’invio di comunicazioni diramate con mezzo informatico a tutti componenti del Club.

  

Art. 5 - Pianificazione dei lavori


1.  Nella prima seduta utile del mese di gennaio, il Consiglio può concordare  un  calendario generale delle adunanze che si terranno, invia ordinaria, nel corso dell'anno, anche al fine di valutare la relazione sulle attività, il bilancio consuntivo e preventivo e il bilancio sociale; 

2.  Al calendario e alle principali decisioni viene data pubblicità con pubblicazione sul sito web ed invio della newsletter diramata con  mezzo informatico a tutti i componenti il Club per l’UNESCO di Messina.


Art. 6 - Ordine del Giorno


1.  L'Ordine del Giorno è definito dal Presidente e contiene l'elenco degli  argomenti  in discussione. Gli argomenti  devono  essere  indicati in  modo chiaro, onde consentire ai Consiglieri ed a chiunque ne  abbia  interesse di avere contezza dell'oggetto in discussione e della sua rilevanza. 

2. Ogni singolo Consigliere può formulare richiesta motivata di inserimento di argomenti all'ordine del Giorno. La richiesta deve pervenire, per iscritto, almeno sei  giorni  prima della data programmata per la seduta.

3.  I  documenti  attinenti  la  seduta  sono  depositati  presso  l’Ufficio di Presidenza e possono essere richiesti dai Consiglieri in copia (trasmissione:email in pdf) per iscritto, almeno quattro giorni prima della data programmata per la seduta. 


Art. 7 - Pubblicità e validità delle sedute


1.  Le  sedute  del  Consiglio  Direttivo  non  sono aperte  al  pubblico, salva diversa  motivata deliberazione del Consiglio medesimo.  

2.  Il Presidente può invitare ad assistere alle sedute soggetti esterni al Consiglio Direttivo, in relazione a particolari programmi o progetti in cui siano coinvolti. 

3.  Il  Presidente e ogni Consigliere possono chiedere in ogni momento la verifica del numero legale mediante appello. 

4.  Quando, a seguito della verifica, non risulti sussistere il numero legale, il Presidente sospende la seduta per non più di dieci minuti, al termine dei quali rinnova l'appello dei presenti e, perdurante la

mancanza del numero legale, dichiara la seduta chiusa. 

5.  Il  componente che intenda allontanarsi definitivamente dal luogo della riunione deve segnalarlo al Segretario verbalizzante per le necessarie verifiche del quorum. 

6.  Entro sessanta minuti dall'ora indicata nella convocazione, il Presidente o, in sua assenza il Vicepresidente, ovvero in caso di contestuale assenza del Presidente e del Vicepresidente, il Consigliere più anziano di età presente procede all'appello dei presenti e,ove non risulti raggiunto il quorum, dichiara deserta la seduta.  


Art. 8 - Ordine della discussione 


1.  In apertura di seduta, ciascun componente può fare richiesta motivata di variazione alla sequenza  degli  argomenti  da  trattare. Sulla richiesta  si  esprime  il  Consiglio  con  il quorum ordinariamente previsto per la validità delle deliberazioni, dopo aver ascoltato, su  richiesta,  non  più  di  due  interventi, uno a favore ed  uno contrario alla  proposta  di variazione. 


Art. 9 - Rapporti deontologici ed etici


1.  I comportamenti dei Consiglieri devono attenersi ai principi di riservatezza e rispetto del Consiglio  Direttivo sulla  base delle norme deontologiche ed etiche  che  caratterizzano scopi e finalità del Club e della FICLU; ossia senza prevaricazioni  in ossequio al principio di uguaglianza che vige tra tutti i componenti del  CD.  Diversamente, il Presidente del CD avvertirà l'autore della violazione che la sua condotta non è stata conforme ai predetti principi, con invito, annotato dal Segretario nel verbale della seduta, ad astenersi dal compiere altre infrazioni. Se i comportamenti lesivi sopra indicati si protraggono anche in adunanze successive, il Presidente del CD, a tutela degli stessi principi nonché di tutti i componenti  del Consiglio Direttivo, è legittimato a sospendere l'autore della violazione dall'esercizio dell'attività di Consigliere C.D. Club per l'Unesco di Messina per sei mesi. Tale esclusione temporanea sarà annotata dal Segretario nel verbale della seduta.

2.  Le  discussioni,  le  argomentazioni  e  motivazioni  di  assenso  e dissenso  dei  Consiglieri sugli argomenti all’OdG, sono trascritte dal Segretario verbalizzante. 


Art. 10 - Interrogazioni


1.  Ciascun  Consigliere  può  formulare  al  Presidente  interrogazioni, che devono essere presentate e depositate, a pena di nullità delle stesse, almeno sei giorni prima della data fissata per l’adunanza. 

2. Il Presidente dà risposta, annotata nel verbale della prima seduta utile, o, al più tardi, in quello della seduta immediatamente successiva; in ogni caso le interrogazioni e le relative risposte non potranno essere arbitrariamente pubblicate dai Consiglieri; diversamente si applica la sospensione prevista nell’art. 2 comma 4° del presente Regolamento.


Art. 11 - Comunicazioni

1.  Le comunicazioni sono rese al Consiglio dal Presidente, dai Consiglieri, o, se di propria competenza, dal Segretario. 

2.  Il  Presidente, di propria iniziativa o su richiesta di uno o più componenti, può far seguire alle comunicazioni una breve discussione, che non deve superare complessivamente la durata massima di quindici minuti. 
3.  Le comunicazioni e la relativa discussione sulle stesse non potranno protrarsi, in ogni caso, per più di mezz’ora dall’inizio della seduta. 


Art. 12 - Poteri del Presidente in qualità di Presidente del Consiglio Direttivo


1. Il Presidente, in qualità di Presidente del Consiglio Direttivo: 

      a.  convoca il CD secondo le modalità previste dallo Statuto e dal Regolamento;

b.  dirige i lavori della riunione; 

c.  modera le discussioni, 

d.  concede la parola secondo l'ordine di presentazione delle richieste; 

e.  toglie la parola; 

f.  può richiamare all'ordine i componenti il Consiglio nel caso in cui venga turbato l'ordine della seduta; 

g. dichiara  chiusa  la  discussione  quando  ritenga  che l'argomento  sia  stato adeguatamente dibattuto; 

h. pone in votazione le proposte e proclama, all'esito delle votazioni, l'esito delle stesse;

i.  avverte e sospende l’autore delle violazioni di cui all’art. 2- 4° comma, all’art. 9 â€“ 1° comma e art. 15 – comma 9° del presente Regolamento  di Funzionamento.

2. Il Presidente può avvalersi del supporto di uno o più membri del proprio Club per l'adempimento di compiti esecutivi in attuazione delle delibere del Consiglio Direttivo e dei progetti Federali; tale persona, il cui nominativo è comunicato dal Presidente Ã¨ ammessa a partecipare alle riunioni del CD del Club per l'Unesco di Messina,senza diritto di voto.

3. In  caso di attività ed iniziative urgenti ed indifferibili funzionali all’interesse collettivo (presentazione e adesioni a progetti di interesse comune, iniziative che ledono l’immagine e l’onorabilità del Club e della FICLU, azioni di uso scorretto del logo, ecc.) il Presidente può assumere decisioni e provvedimenti urgenti  motivati da comunicare entro tre giorni e ratificare nella prima riunione del Consiglio Direttivo.

  

Art. 13 - Discussione


1.  La  discussione si apre con la relazione sull’argomento da parte del Presidente, di un Consigliere o del Segretario. 

2.  Ogni  componente ha diritto di esprimere il proprio pensiero sull'argomento in discussione ed ha diritto a non essere interrotto, tranne che dal Presidente, per eventuali richiami all'ordine. 

3.  La  durata  massima di ogni intervento è fissata in cinque minuti. Il componente  può riprendere la parola solo dopo che sia terminata la prima tornata di interventi sul punto in  discussione, per una 

eventuale  replica  che  potrà  avere  una  durata  massima  di  tre minuti. 

4.  Il Presidente ha facoltà, al fine di un efficiente svolgimento dei lavori, di non accogliere ripetute richieste di intervento del medesimo componente.

5.  A conclusione della discussione non sono più ammessi interventi; ogni componente può solo produrre dichiarazioni di voto, contenente una sintetica esposizione del proprio orientamento, per una durata massima di un minuto. 

6.   Gli interventi e le dichiarazioni di voto effettuati da ciascun Consigliere saranno riportati a verbale solo se redatti per iscritto, letti e consegnati al Segretario dall'interessato nel  corso della

seduta.

7.  Ciascun  Consigliere  Ã¨  responsabile  a  norma  delle  leggi  vigenti, per  quanto  esprime durante i lavori del Consiglio. 


Art. 14 - Modalità di votazione


1.  Le  deliberazioni  sono  adottate  a  scrutinio  palese,  per  alzata  di mano  o  per  appello nominale. Lo scrutinio segreto viene adottato: 

a.  se le deliberazioni riguardano direttamente persone; 

b.  su richiesta di un Consigliere che raccolga la maggioranza dei

      votanti. 

2.  Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge nessuno può partecipare alla discussione, né deliberare, su questioni che lo riguardino.  


Art. 15 - Verbale


1.  I  verbali  delle adunanze sono redatti dal Segretario verbalizzante indicato  dal Presidente per ogni seduta. 

2.  Il verbale deve contenere: 

a.  gli estremi della convocazione; 

b.  luogo, data, ora di inizio e termine della seduta; 

c.  l'Ordine del Giorno; 

d.  il nome e cognome dei componenti presenti e di quelli assenti alla seduta; 

e.  l'indicazione dell'eventuale sostituzione del Segretario verbalizzante;

f.  l'orario di entrata dei componenti non presenti all'apertura dei lavori; 

g.  l'orario di uscita dei componenti che si allontanino definitivamente dal luogo della riunione; 

h.  le decisioni assunte dal Consiglio Direttivo, con indicazione degli  atti prodromici, alla stessa decisione; 

i.  gli interventi e le dichiarazioni di voto;

j.  le modalità e gli esiti delle votazioni sulle proposte di delibera; 

k.  l'indicazione nominativa degli astenuti e dei contrari; 

l.  l'indicazione  nominativa di coloro i quali, per ragioni di incompatibilità, si siano allontanati dal luogo di riunione;

m. in caso di votazioni a scrutinio segreto l'indicazione nominativa degli scrutatori, il numero di schede bianche, contestate o nulle, e, in caso di elezioni, gli esiti delle stesse e la proclamazione degli eletti effettuata dal Presidente. 


3.  Al  termine della discussione  su  ciascun  punto  il Presidente riassume  la decisione  presa ed il verbalizzante stila il deliberata conseguente che viene posto in votazione per l’approvazione o meno.

Eventuali dichiarazioni dovranno essere presentate per scritto per essere messe a verbale. 

4. Una volta approvato, il verbale reca la sottoscrizione del Segretario Verbalizzante e del Presidente in ogni sua pagina.

5. I verbali, ed anche eventuali allegati depositati in adunanza, una volta approvati sono a disposizione di tutti i soci che ne facciano richiesta motivata, ma non vengono diffusi pubblicamente, mentre sono diffuse e rese pubbliche le delibere tramite comunicazioni apposite ai soci del Club per l'Unesco di Messina. Diversamente, la pubblicazione arbitraria dell’anzidetta 

documentazione causerà la violazione della presente norma, determinando la sospensione dall’esercizio dell’attività di Consigliere del Club per l'Unesco di Messina per tre mesi, salvo un periodo più lungo, accertata  e dichiarata a verbale una responsabilità più grave. 


Art. 16  - Segretario


Il Segretario di concerto con il Presidente cura: 

• l'esecuzione dei deliberata del CD;

• i servizi di segreteria;

• la tenuta dell'archivio documentale e storico.

E’ facoltà del Presidente attribuire mandato al Segretario di adempiere compiti specifici.


Art. 17 - Istituzione Commissioni Consiliari


1.  Il Consiglio Direttivo, con apposita decisione, può costituire Commissioni tematiche, affidandone il coordinamento a Consiglieri e Soci esperti, preferibilmente di diverse aree territoriali, in base a competenze accertate, con  il  compito  di  elaborare  proposte  o  effettuare  approfondimenti  su  determinate materie, e di relazionare al Consiglio stesso.

2.  Compete  al  Presidente, o suo delegato, presiedere le Commissioni, stabilirne  modalità  di  costituzione,  di  funzionamento  e  la durata.  


Art. 18 - Norma finale


1.  Il presente Regolamento entra in vigore dopo l’approvazione; 

2.  Copia  del  Regolamento è  pubblicata  sul  sito  web per  la  consultazione dei Componenti del Consiglio e di chiunque ne abbia interesse.

Art. 19  - Norma transitoria


1.  Per l’anno duemilasedici la pianificazione dei lavori di cui al precedente art. 5 avverrà entro il Consiglio Direttivo successivo all’entrata in vigore del presente Regolamento.

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Regolamento: Benvenuto
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